Fejezet 12: AGRICOLTURA

Oltre 1000 milioni di contadini al mondo lavorano la terra: uomini e donne, giovani e anziani. L’agricoltura richiede un' ampia gamma di competenze: gli agricoltori devono conoscere il tipo di suolo, sapere quando seminare e raccogliere, e quali colture seminare a rotazione, quando utilizzare sostanze organiche o fertilizzanti chimici e pesticidi; inoltre devono saper raccogliere e vendere i propri prodotti. Circa 50 milioni di agricoltori vivono in paesi sviluppati, in cui le aziende agricole sono molto grandi e altamente meccanizzate. La maggior parte del cibo in questi paesi è prodotta su vasta scala, le operazioni commerciali spesso integrano la produzione alimentare con la trasformazione, la commercializzazione e la distribuzione in un sistema completo. Gli agricoltori su vasta scala, di solito, si specializzano in una o due colture, e la quasi totalità della loro produzione viene venduta.

Le aziende agricole nei paesi in via di sviluppo sono per lo più piccole e familiari. Questi piccoli agricoltori dispongono in genere solo della terra necessaria per soddisfare i bisogni delle loro famiglie, o della comunità a cui appartengono. Pochi piccoli agricoltori controllano la commercializzazione, la distribuzione e il prezzo dei propri prodotti. Per i piccoli agricoltori, la vendita dei propri prodotti è di solito un aspetto secondario, sebbene da ciò possa dipendere il soddisfacimento delle necessità prioritarie della famiglia. Ad ogni modo, ultimamente, alcuni piccoli agricoltori hanno cominciato a produrre una monocoltura, attraverso cui generano un reddito

Intervista al signor Bernardo Cipolla, agricoltore e allevatore. Prima parte

Signor Cipolla: Beh, i miei genitori per esempio, avevano una mandria di circa 50 vacche e per quei tempi era abbastanza grande. Oggi abbiamo un allevamento di 300 vacche da latte, 500 pecore e 30, o 40 suini, oltre al pollame e così via. :Intervistatore: Quindi è una fattoria mista la sua. A chi vendete le carni? A livello locale? :Signor Cipolla: Le vendiamo ai mercati locali e ai macelli. Questo probabilmente è il cambiamento più grande degli ultimi quindici anni. Bisogna tenere presente però che i supermercati e le grandi aziende hanno tutto il potere d' acquisto e i margini di guadagno sono sempre più limitati e più rigidi.

Intervista al signor Bernardo Cipolla, agricoltore e allevatore. Seconda parte.

Il signor Giovanni Borlotti e sua moglie praticano l'agricoltura biologica, li abbiamo intervistati:

:Giovanni Borlotti : Da quasi vent'anni. :Intervistatore: Qual era vostro progetto iniziale? :Giovanni Borlotti: Il nostro obiettivo era semplicemente quello di vivere prendendoci cura della terra nel migliore dei modi. :Intervistatrice: E poi avete scoperto che la gente voleva comprare cibi biologici. :Giovanni Borlotti: Sì, è andata proprio così. Per questo abbiamo iniziato a vendere ai mercati locali, ai ristoranti e ai negozi. :Intervistatrice: Che cosa coltivate? :Giovanni Borlotti: Coltiviamo soprattutto frutta e verdura. :Intervistatrice: Che tipo di fertilizzanti e pesticidi usate? :Giovanni Borlotti: Non usiamo assolutamente pesticidi chimici, e utilizziamo solo fertilizzanti naturali provenienti da animali. :Intervistatrice: Ma come si fa a coltivare frutta e verdura senza usare pesticidi? :Giovanni Borlotti: Con la rotazione delle colture, per alternare diverse colture in svariate sezioni del terreno. Coltiviamo prodotti della terra sia d' inverno che d' estate, e con questo sistema, ogni sezione di terreno ha il tempo di riposarsi.

L’agricoltura e l’allevamento stanno cambiando. Negli ultimi cinquant' anni si è diffusa ampiamente la monocoltura su vasta scala, con pesticidi, erbicidi e fertilizzanti. Oggi, però, sempre più persone sono consapevoli dei problemi connessi con la salute e l’alimentazione, come anche della necessità di proteggere l’ambiente.

La preoccupazione per l’ambiente ha portato ad una crescente domanda di sistemi di produzione agricola ecocompatibili. La gente vuole mangiare, ma vuole anche che l’agricoltura conservi intatto l’habitat delle piante e degli animali. In altre parole, la gente vuole che l’agricoltura moderna non distrugga l’ambiente.

L'agricoltura e l'allevamento stanno cambiando. Negli ultimi cinquant'anni si è diffusa ampiamente la monocoltura su vasta scala, con pesticidi, erbicidi e fertilizzanti. Oggi, però, sempre più persone sono consapevoli dei problemi connessi con la salute e l'alimentazione, come anche della necessità di proteggere l'ambiente.

La preoccupazione per l’ambiente ha portato ad una crescente domanda di sistemi di produzione agricola ecocompatibili. La gente vuole mangiare, ma vuole anche che l’agricoltura conservi intatto l’habitat delle piante e degli animali. In altre parole, la gente vuole che l’agricoltura moderna non distrugga l’ambiente.